Ci sono tre tipi di lavaggio intestinale:
la "peretta" che faciamo in casa (clistere o enteroclisma)
la idrocolonterapia (idroterapia de colon)
il metodo indiano chiamato "Shank Prakshalana" che viene praticato da molti anni
La "peretta" o "pompetta" pulisce solo la parte finale del intestino ed è un rimedio domestico;l'idrocolon terapia pulisce il colon e richiede l'uso di una macchina speciale; il metodo Shank Prakshalana è un lavaggio completo di tutto il tubo digestivo, intestino incluso. È molto semplice e si può fare in casa.
Consiste nel bere acqua di mare leggermente salata e fare alcuni movimenti finché ciò che esce dall'ano è trasparente come ciò che entra dalla bocca.
La prima volta è consigliabile farlo in qualche centro di salute
che ci orienti circa le possibili controindicazioni (gravidanza) e i
benefici che possiamo aspettarci da questa pratica.
Gli antichi
raccomandavano di farlo come minimo ad ogni cambio di stagione, per
preparare il corpo ai nuovi alimenti e al clima.
Alla fine del
lavaggio, da mezz'ora a un'ora dopo l'ultima evacuazione è
importante non bere niente prima di mangiare. I primi due giorni
bisogna mangiare solo cibi cucinati (niente insalate, frutta
cruda,etc..), nessun alimento integrale, niente latte né yogurt, né
alcol, caffé o té.
L'ideale sarebbe usare acqua di mare isotonica (un bicchiere di acqua di mare diluito con 3 di acqua normale). Se non abbiamo acqua mare, possiamo usare sale marino, però mai sale raffinato. In questo caso ne scioglieremo 9 grammi per ogni litro di acqua (un cucchiaio da minestra raso).
Bisogna berla calda (come un brodo) e usare un fornello per mantenerla calda per tutto il tempo necessario a fare la pulizia.
Se usiamo acqua di mare è meglio scaldarla a bagno Maria, o lentamente, continuando a mescolare, senza che la temperatura superi i 40 gradi – quella che sopportiamo senza bruciarci- affinché mantenga le sue migliori proprietà.
L'acqua di mare è un rimedio molto potente. Bisogna conoscere le leggi di Hamer (a questo proposito c'è un'introduzione nel libro "Bere acqua di mare & Hamer") che ci permettono di interpretare correttamente i sintomi che a volte l'utilizzo di acqua di mare può produrre.
Non dobbiamo fare la pulizia con acqua di mare che non sia diluita, ci irriteremo inutilmente l'intestino con il sale e ci verrà sete.
Si tratta semplicemente di bere bicchieri d'acqua (2 piccoli alla
volta) de eseguire dei semplici movimenti per facilitare la
circolazione dell'acqua attraverso l'apparato digerente.
Se dopo
6 bicchieri non riusciamo a defecare, conviene farsi un clistere per
sciogliere la congestione. (Si può usare la stessa acqua che si sta
bevendo o anche acqua di mare senza diluirla)
Se sentiamo lo stomaco pieno ma non la parte inferiore
dell'addome, ripetiamo il primo movimento. Se sentiamo l'addome
pieno, non beviamo più acqua e continuiamo a fare i movimenti.
Con
la pratica possiamo arrivare a prescindere dai movimenti e
sostituirli con gesti quotidiani: lavare i panni, i bambini, fare
lavoretti in casa,...dobbiamo riservare a questo processo di pulizia
da una a tre ore la mattina di un giorno festivo, in cui possiamo
andare in bagno frequentemente (anche senza urgenza). Appuntiamo
quanti bicchieri stiamo bevendo e come sono le feci.
Nei giorni precedenti è meglio se mangiamo verdura e alimenti integrali così che la congestione intestinale sia meno compatta e dura. O possiamo bere alcuni bicchieri di acqua di mare che ammorbidiranno le nostre feci.
Prepariamo fino a 6 litri di acqua per persona e organizziamoci affinché non si raffreddi.
È consigliabile tenere un po' di vaselina a portata di mano, o meglio, non usare carta igienica ma lavarsi con acqua -senza sapone- come fanno in molte culture, perché la carta irrita l'ano usandola molte volte di seguito. E poi, ovviamente, lavarci le mani.
Bisogna fare quattro movimenti rapidamente, circa in un minuto.
In piedi, con i piedi separati di circa
30 cm. Braccia distese verso l'alto con le dita della mani
intrecciate, la palma che guarda il soffitto. Flettere il busto
lateralmente, 6 volte ad ogni lato. Muoviamo solo il tronco, le anche
e i piedi restano fermi. Non è una torsione o rotazione con asse la
colonna vertebrale, il tronco resta sempre orientato in avanti,
inclinandosi a livello della cintura verso un lato.
In piedi, con i piedi distanti 30 cm
uno dall'altro. Il braccio destro steso verso destra, orizzontale,
parallelo al pavimento, con la palma della mano verso il basso. Il
braccio sinistro, con il gomito piegato e la mano appoggiata
sulla clavicola. Il gomito in fuori, sul piano della spalla. Ruotiamo
il tronco verso destra, in modo che il braccio steso vada verso
dietro mentre guardiamo la punta delle dita della sua mano. Ripetiamo
poi verso l'altro lato (4 volte per ogni lato).
Sdraiati a pancia in giù, solleviamo
il tronco e la testa mantenendo le braccia distese. Tocchiamo il
suolo solo con le dita dei piedi (separati di 30 cm) e la palma delle
mani (ognuna al di sotto della propria spalla e con le dita orientate
verso avanti). Giriamo la testa, le braccia e il tronco ad un lato
fino a vedere il tallone opposto. (4 volte ogni lato)
Seduti a terra con le gambe unite e
distese in avanti, la schiena dritta appoggiando sulle braccia stese.
Pieghiamo la gamba destra, incrociando la sinistra passiamo il piede
destro all'esterno della coscia sinistra e lo manteniamo in posizione
con la mano destra. Ruotiamo il busto verso sinistra e guardiamo
indietro (4 volte per ogni lato).
Il nostro intestino è come una membrana (una parete con piccoli
fori):
da una parte c'è il nostro corpo, con il plasma, il
liquido intercellulare, con la sua concentrazione di 9 grammi per
litro, dall'altra parte c'è ciò che passa attraverso l'intestino.
Se si tratta di acqua normale, si assorbe e si elimina attraverso
i reni (con l'urina).
Se passa acqua molto salata, l'acqua
presente nel plasma esce dall'ano (ci disidratiamo) e ci viene sete.
Se passa acqua isotonica (9 grammi per litro), il corpo non la assorbe e tantomeno fa perdere il suo contenuto di acqua al plasma (non ci fa urinare né ci disidrata).
Passa senza alterare il corpo, ma trascina con sé i materiali che trova trattenuti nell'intestino.
Ciò si basa nel principio fisico che si chiama osmosi: se da un lato della membrana (che ha pori che lasciano passare l'acqua ma non i sali) abbiamo acqua pura e all'altro lato acqua salata, l'acqua pura va dove c'è quella salata.
Non dimenticare che i denti sono spesso l'origine di molte malattie |
In Spagna c'è un convento di monache (Clarisse) che ha dichiarato che non c'è più un Papa dopo Pio XII. Di conseguenza, il loro "vescovo" ha derubato i loro conti bancari e sta cercando di espellerle dai loro monasteri. Dice che avevano meno di 6.000 euro. (Un atto ancora più vergognoso: derubate delle buone e povere monache di quel poco denaro che avevano. Sono povere: hanno dovuto ipotecare uno dei loro monasteri). Chiedono sostegno (denaro, materiali o diffusione della loro situazione). Il loro sito web è tehagoluz.com e il suo Instagram. |
16/5/2024 Nuovo articolo su Malaria è influenza. 22/1/2024 Nuovi articoli su Hamer e farmaci e Hamer e l'acqua di mare. |
In Spagna, puoi acquistare acqua di mare a buon mercato in qualsiasi dietetica (per esempio qui), farmacia, e in alcuni supermercati. O in questo panificio biologico che fa il pane con l'acqua di mare (e lo vende anche). Ci sono 7 aziende che imbottigliano e vendono acqua di mare perché ci sono molte persone che bevono acqua di mare ogni giorno. Se diventi una massa critica di persone interessate all'acqua di mare in Italia, appariranno aziende che la venderanno. Quindi sta a te, condividendo queste informazioni incontrando i tuoi amici, per telefono o sui social network, creare le condizioni affinché queste aziende appaiano e rendano l'acqua di mare ancora più accessibile a tutti. |